CASTRUM PETRE ROSETI, Roseto Capo Spulico
È lì,
imponente e maestoso, pur se conserva nei tratti agilità e snellezza dovute
alle sue torri longilinee che, addossate l’una alle altre, gli conferiscono una
forma armoniosa e gradevole alla vista. Nella sua silenziosa solitudine, incute
timore e rispetto nello stesso tempo, e sembra assolva ancora la sua antica
funzione di vedetta a difesa della costa. Ed ora il vecchio maniero, dopo aver assolto
la sua funzione secolare, è lì, arroccato su una gigantesca rupe, a
testimoniare concretamente secoli di storia.
LA STORIA
Durante la
seconda guerra mondiale i tedeschi distrussero molti documenti dell’archivio di
stato di Napoli, ci sono dunque, per quanto riguarda il periodo medievale del
Regno delle Due Sicilie, dei larghi vuoti per quanto riguarda la storia
medioevale. La prima notizia certa dell’esistenza del Castrum Petre roseti è
quella del 1269, relativa alla sommossa delle popolazioni calabresi contro gli
Angioini ed alla raccolta delle balestre nel castello. Il Castrum Petre Roseti
fu costruito dunque tra il 1220, anno in cui cominciò a governare Federico II,
ed il 1269 anno in cui risulta già esistente e se ne hanno le prime notizie. In
questo arco di tempo si succedettero nel Regno delle Due Sicilie: Federico II e
Manfredi che regnò fino al 1266. Soltanto Federico II e Manfredi hanno avuto il
tempo di farlo costruire. Si propende a credere che Federico II ne decretò la
costruzione, in quanto nei trent’anni del suo regno dotò le coste di moltissime
fortificazioni, inserendolo quindi in un complesso e adeguato sistema difensivo
della costa a salvaguardia della pace e della tranquillità del suo regno. Della
grande importanza difensiva del castello dovette convincersi Carlo I d’Angiò,
che nel febbraio del 1271 vi passò proveniente da Cosenza e vi si fermò senza
dubbio. Ed è questo il motivo per cui, come apprendiamo da ordinanze emanate
dallo stesso Carlo I d’Angiò, il Castrum Petre mantiene intatto il suo
Presidio.
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