martedì 27 marzo 2012

GOOGLE FESTEGGIA MIES!

Un doodle semplice ma particolare allo stesso tempo per festeggiare il mito dell'Architetto tedesco.

A 126 anni dalla sua nascita Google ce lo ricorda così, con un'immagine dell'Illinois Istitute of Technology di Chicago (IIT) : 

"Dare forma a partire dall'essenza dei compiti, con i mezzi della vostra epoca. Questo è il nostro lavoro."


Noto per essere uno dei Maestri dell'Architettura moderna, nasce ad Aachen come Maria Ludwing Michael Mies, il più piccolo di 5 fratelli, successivamente prenderà il cognome della madre Van der Rohe. All'età di 14 anni entra a far parte della bottega di scalpellino del padre, dove poté apprendere l'importanza del cantiere, della costruzione, del materiale. "Ogni educazione al fare deve partire dal lato pratico della vita e dalla disciplina dei materiali e, attraverso la funzione, produrre il lavoro creativo". CHIAREZZA e ORDINE coincidono con verità e bellezza. Lavora per 3 anni nello studio di Behrens, dove assorbe il clima del Werkbund e fa amicizia con Le Corbusier e Walter Gropius. Tra gli anni 20 e 30 del Novecento è direttore del Bauhaus di Weimar, nel '33 fu costretto a trasferirlo a Berlino, e quindi, a chiuderlo per non sottostare al drastico DIKTAT nazista di ridurlo a scuola di regime. Tra i suoi capolavori possiamo citare: 
Casa Tugendhat, a Brno 1930
Padiglione Tedesco Esposizione di Barcellona 1929
A partire dalla fine degli anni '60, dal Bacardi building a Città del Messico, fino alla School of Social Service Administration presso l'Università di Chicago, l'organizzazione spaziale tipica degli Schinkel-schuler  è evidente. La sua affermazione sensazionale e definitiva si ebbe nel 1958, quando fu incaricato di progettare a NY il Seagram Building, una torre per uffici, alta 39 piani e rivestita in bronzo e vetro scuro.


Negli ultimi vent'anni della sua vita, Mies, cercò di dare all'uomo un posto dove stare nell'epoca moderna. Muore ormai malato a Chicago, dove furono sepolte lesue ceneri dopo essere stato cremato.


domenica 25 marzo 2012

ANALISI DI 3 COMPAGNI DI VIAGGIO...
Istitutional Winery, La Grajera

Istitutional Winery La Grajera, è un progetto che mi ha colpito sia per il tema, l’idea della cantina è un’idea che avevo già in mente come possibile ipotesi di progetto, e sia perché la sua conformazione si inserisce quasi naturalmente nel contesto rispettandolo e arricchendolo. Inoltre l’architettura interna si sviluppa come un percorso magico che si apre allo spettacolo delle botti, il che è enfatizzato dal contrasto della luce che si insinua nell’edificio e le pareti scure dell’interno. Inoltre, questo progetto è particolarmente interessante in quanto è considerato, il primo progetto ad utilizzare il sistema geotermico.




Sniff Dog Hotel, Portland


Curiosando sul web mi sono imbattuta in una foto di un cucciolo che mi ha aperto un mondo, letteralmente. Lo Sniff Dog Hotel si vende da solo, non ha bisogno di troppe pubblicità! Un Hotel a quattro stelle per i nostri cuccioli! L’ho trovato esilarante, divertente e assolutamente anticonvenzionale. WOW!!! Per me è buffo, colorato, simpatico, mi ha colpito e mi ha dato spunto per un’idea che sinceramente non avrei mai pensato di poter sviluppare.




Centro Diurno "La Semente"

Tra tutti il tema de “La semente” non è né “classico”, quale può essere quello di una cantina seppur usata a scopi di ricerca scientifica e tecnologica, né “allegro” come quello del dog Hotel. Nel centro diurno La Semente il tema è profondamente sociale, in questa struttura i ragazzi e gli adulti che escono da cure contro malattie psichiche, nello specifico si tratta di autismo, vengono integrati in questa comunità per essere seguiti da esperti e per essere integrati nella vita lavorativa.  La struttura ruota attorno alla teoria dell’ hortotherapy o meglio della farmtherapy, la quale viene utilizzata, per l’appunto in protocolli terapeutici e riabilitativi, il suo grande valore terapeutico consiste nell’essere una terapia di sostegno allo sfruttamento armonico delle potenzialità residue e alla promozione di una più definita strutturazione della personalità dell’utente. Tale attività viene svolta nel terreno annesso alla struttura.



2 PROPOSTE PROGETTUALI


JENUINO - La Natura è BIO

Le driving force sono la viticoltura e l’agricoltura biologica. L’idea è quella di realizzare una struttura integrata di cantine e orto biologico con annessi vari servizi. Il programma si spezza in due parti che poi torneranno ad unirsi, una prima parte che possiamo definire VIOLA è relativa al settore dell’enologia, analisi, produzione e rivendita del vino, e inoltre corsi professionali  per sommelier. La seconda parte, invece,  è possibile classificarla VERDE, in quanto consiste in un orto biologico, anche qui con analisi, produzione e rivendita dei prodotti, corsi di cucina. I servizi integrati riguardano alloggi per soggetti esterni che vengono per corsi o per conferenze. Il Verde e il Viola si fondono nel ristorante biologico a km “0”. Questa struttura dovrà servire ad educare la popolazione del luogo all’alimentazione sostenibile. Si ipotizza di inserire eventualmente anche un sistema di coltivazione idroponica, di cui tanto, recentemente, si sta parlando.




IN DOG WE TRUST - Terapia a quattro zampe


Un centro di recupero per soggetti affetti da malattie psichiche con la Pet – Theory, ossia la capacità di guarire con gli animali. La pet therapy non è quindi una terapia a sè stante, ma una co-terapia che affianca una terapia tradizionale in corso. Lo scopo di queste co-therapy è quello di facilitare l'approccio medico e terapeutico delle varie figure mediche e riabilitative soprattutto nei casi in cui il paziente non diomstra collaborazione spontanea. La presenza di un animale permette in molti casi di consolidare un rapporto, stabilire sia un canale di comunicazione paziente-animale-medico sia stimolare la partecipazione attiva del paziente. Dunque, la struttura sarà organizzata prevalentemente come centro di riabilitazione, di integrazione, al quale verranno affiancati svariati servizi, dal dog wash, ai corsi di addestramento per cani esterni, laboratori creativi, corsi professionali, un dog shop, ambienti residenziali sia per le persone prese in cura che per ospiti esterni.

Scelta Urban Voids

Analisi di 2 URBAN VOIDS

Per le mie 2 proposte di UrbanVoids ho scelto una macroarea comune, la F, si tratta di un'area caratterizzata dall'essere una tipologia a "bassa densità". Sono stata ispirata da questa macroarea per la sua caratteristica di essere una zona urbana "ricca" di verde, ma purtroppo, abbastanza trascurato. Le proposte che dovranno inserirsi in questo contesto sono pertanto programmi che dovranno rispettare questa "natura" caratteristica del luogo. A primo impatto, in realtà, mi sentivo più vicina alla macroarea E, per il tema dell'acquedotto alessandrino, successivamente ho rivalutato l'area F perchè mi è "balenata" in mente l'idea di poter qui sviluppare un progetto che si avvicinasse ad una struttura che avevo scoperto lo scorso Novembre ( Hherzog & De Meuron - Dominus Winery, California). In seguito, durante una seconda visita, mi sono imbattuta, sarebbe meglio dire che sono "cascata a fagiolo",in una manifestazione sociale abbastanza sentita nel quartiere, domenica 18 marzo, infatti, nel lotto n° 20, si festeggiava il primo anniversario de "L'Orto Insorto". Ovviamente, questo mi ha portato ad osservare quanto questo tema sia vicino alla popolazione. Mi è riaffiorata alla mente un'immagine di un film (I ragazzi stanno bene) abbastanza recente, di qualche anno fa, che si sposava bene, a mio parere, con l'idea iniziale.


Le aree prese in esame sono la 20 e la 25:



Quatraro è il nome della zona urbanistica tra la 6c del VI Municipio di Roma e il quartiere Q.VIII Tuscolano. Negli ultimi mesi della seconda guerra mondiale il Quadraro fu meta di moltissimi immigrati dalle città bombardate come Cassino e di sfollati dalla Roma più centrale, obiettivo dell'assalto degli alleati. Questo comportò il sorgere di case e casette, il più delle volte costruite con mezzi di portuna, che riempiono i lotti non acora edificati e molti spazi dei giardini e degli orti, dando al Quadraro un aspetto più di "borgata" che di quartiere. Questo processo di edificazione spontanea ebbe poi il suo apice negli anni dopo la guerra fino agli anni sessanta e in misura minore, settanta. Attualmente il Quadraro sta vivendo un periodo di recupero e rivalutazione dei suoi aspetti storici e urbanistici. E' stato definito "un paese nella città". I due lotti scelti si trovano, sotto via degli angeli, e rientrano in pieno nel rione soprannominato "Quadraro Vecchio"; i suoi confini sono: via degli Angeli, via di Centocelle, parco Monte del Grano, via Tuscolana e l'ex sanatorio Ramazzini.



sabato 17 marzo 2012





Il Futuro è il Social Housing


«Il social housing è una risposta all'accentuarsi del fabbisogno abitativo in emergenza per la crisi, un modo per sostenere e integrare le proposte pubbliche e per rispondere a quella fascia di popolazione che non riesce ad accedere al mercato ma non è così povera per poter accedere all'edilizia popolare», ha spiegato Angela Airoldi, responsabile Area Economia Urbana e Immobiliare dell'Università Bocconi di Milano.
Lo sviluppo di progetti di edilizia residenziale sociale ben si adatta anche alla congiuntura economica nazionale. La forte crisi di questi ultimi anni ha, infatti, indotto un'emergenza abitativa sempre più accentuata, cui però rispondono politiche abitative pubbliche (ERP) sempre più deboli e limitate.



DOVE SI FA SOCIAL HOUSING
Partendo dall’avvio dei processi di dialogo tra gli operatori pubblici e privati coinvolti sino alla stipula di accordi formali nel 2011 si possono contare 157 i progetti osservati per questa edizione dello studio, dei quali 51 già esposti ad EIRE 2010,  mentre i restanti 107 progetti sono stati individuati nel corso dell’anno, cui aggiungere un totale di 23 bandi relativi a progetti di Social Housing. I 157 progetti entrati nel monitoraggio sono localizzati tra Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Abruzzo, Campania e Veneto. E' in Lombardia, però, che si concentra il maggior numero di progetti (32,3%), seguita dall'Umbria (17,7%) e dal Piemonte (11,4%). Bene anche per Emilia Romagna (8,9%) e Toscana e Veneto, con una pari quota del 4,4%, del totale.

SPESE DI COSTRUZIONE
Per quanto riguarda i costi - su questo aspetto si conduce la competitività del modello abitativo - si parla di un costo medio di costruzione che, calcolato su 82 progetti, ammonta a 1.109 €/mq, ma si registrano delle punte verso il basso fino a circa 600€/mq.






Al via a Milano il cantiere di via Cenni
(In 14 mesi verranno realizzati 124 gli alloggi con strutture in legno)

Ha preso il via il 26 gennaio, il cantiere di via Cenni, il più grande progetto residenziale realizzato in Europa, per dimensioni, con un sistema di strutture portanti in legno. 




Il complesso prevede la costruzione di 4 edifici di 9 piani per un totale di 124 appartamenti, che saranno realizzati in soli 14 mesi. 



Gli edifici sono progettati in classe energetica A: grazie alle caratteristiche costruttive delle pareti in legno massiccio ed alle dotazioni impiantistiche all’avanguardia adottate è possibile stimare un consumo medio annuo per un appartamento di 100 mq inferiore a 300 € contro i 1.000 – 1.500 € spesi mediamente per riscaldare gli edifici in Italia.



Easy Building System
di Tomas Ghisellini, Alessandro Gaiani e Gianluca Cattoli.

L'architetto ha sperimentato un innovativo sistema costruttivo per residenze plurifamiliari multipiano, residenze sanitarie assistite, resort e campus universitari.
Un progetto all'avanguardia per il comfort, il risparmio energetico e il design. 

L'obiettivo strategico consiste nel realizzare edifici sostenibili a elevate prestazione e costi limitati. 
Operando nel rispetto del territorio, dei cicli produttivi naturali e delle risorsedisponibili, questo sistema fa propri i protocolli costruttivi che promuovono il controllo e la diminuzione dello sfruttamento delle risorse naturali, attraverso l'applicazione di processi produttivi a basso consumo energetico ed emissioni di CO2.

Gli edifici, certificati in classe energetica A, sono costruiti interamente a secco, senza l'utilizzo di componenti umidi. In questo modo i corpi architettonici risultano quasiinteramente riciclabili.

Il sistema costruttivo, altamente flessibile, consente la realizzazione di alloggi 'personalizzati' in decine di varianti tipologiche e secondo altrettante differenti soluzioni di design progettuale.